giovedì 16 febbraio 2012


Si celebra oggi la memoria liturgica delle Beata Vergine di Lourdes ed è anche “XIV Giornata Mondiale del Malato”. Ciò che accadde l’11 febbraio 1858 non fu notato da nessuno dei grandi della terra, e considerato nulla; in realtà veniva posto un segno della redenzione del mondo da cui sarebbe sgorgato la divina misericordia. Bernardette, povera bambina ignorante viene scelta per farne il profeta di un messaggio universale. A Lourdes vi saranno fin da principio i poveri e i malati ad essere privilegiati. Anch’io ci sono andata con mia madre, mia sorella e mia nipote nell’agosto del 1977. Ne ho sempre conservato un ricordo particolare, sentendomi  quasi una privilegiata. E’ da quella esperienza forte, che ho considerato la preghiera del rosario una strada maestra per avvicinarmi sempre più a Cristo.

Sabato 11 febbraio 2006
postato da: SuorBernardina alle ore 16:23 | link | commenti (6)
categorie:

Commenti

#1 11 Febbraio 2006 - 17:39
La Vergine Maria, che fin dall’inizio ha compreso che la sua vocazione di donna e di madre era segnata dal mistero dell’amore e del servizio, ma anche della sofferenza e l’ha accettata con umiltà e abbandono, ci aiuti a leggere in questa luce la nostra vita e ci renda capaci di donarci in umiltà e serenità perché nessuna croce umana sia trascurata e dimenticata, e nessuna rimanga senza senso e senza ascolto.
Preghiamo insieme
Niki


utente anonimo

#2 12 Febbraio 2006 - 09:32


"Gesù, medico delle anime e dei corpi,SE TU VUOI, PUOI GUARIRMI."
Questa dovrebbe essere la preghiera di ciascuno di noi. Tutti abbiamo bisogno di essere guariti, purificati e salvati, per diventare testimoni del suo amore misericordioso.
Buona domenica Rudy
utente anonimo

#3 13 Febbraio 2006 - 11:33
Il consacrarsi a Maria SS.ma è una forza che supera ogni tentazione e oscurità. La Madonna è la creatura più grande che esista. Anch'io sono andata a Lourdes e ho toccato con mano il miracolo della preghiera e del silenzio. Invito chi mi legge a fare questa esperienza almeno una volta nella vita. Vale la pena. Sr. AnnaLaura
utente anonimo

#4 13 Febbraio 2006 - 13:41
Ieri ho ascoltato un'omelia che mi offerto diversi spunti di riflessione.
Partendo dalla vicenda del lebbroso del Vangelo, si è affrontato il tema della sofferenza e, ricordando le parole di Mamma Margherita a Don Bosco nel giorno della sua prima Messa, il sacerdote si è chiesto e ci ha chiesto...:
"Quanti genitori, quando i figli si sposano, dicono loro che iniziare la vita coniugale, è inziare a soffrire?"
L'idea non era quella di diventare tutti, improvvisamente e...patologicamente masochisti.
Si tratta di una riflessione tutt'altro che banale e cioè:
fino a che punto noi, genitori ed educatori, siamo ancora in grado di proporre ai figli e ai giovani la sofferenza, vissuta per amore e con amore, come un valore?!
La capacità di sacrifcio e di oblatività come componente necessaria dell'amore nella vita coniugale e nel rapporto con i figli ?!
Da Maria, dalla vicenda di Bernadette, da un donna come Mamma Margherita, possiamo imparare che anche la sofferenza può diventare un seme che porta frutto, che genera amore...
A loro possiamo chiedere la capacità di trasmettere tutto ciò ai nostri figli con l'esempio della nostra vita.
In fondo devono esser, prima di tutto le donne, a far proria la capacità di generare continuamente la vita.

Federica
utente anonimo

#5 13 Febbraio 2006 - 16:14



Chi c'è stato non può dimenticare!
Elena
utente anonimo

#6 14 Febbraio 2006 - 17:57
Se vuoi pregare cantando, ecco il testo del canto tradizionale di Lourdes

1. E' l'ora che pia la squilla fedel
le note c'invia dell'Ave del ciel.

R. Ave, ave, ave Maria !
Ave, ave, ave Maria !

2. E' l'ora più bella che suona nel cor,
che mite favella di pace e d'amor.

3. Discenda la sera o rida il mattin,
ci chiama a preghiera il suono divin.

4. Esalta l'ancella del grande Signor
la mistica stella dell'almo splendor.

Ciao Rudy
utente anonimo

Nessun commento:

Posta un commento