martedì 28 febbraio 2012


domenica, 31 dicembre 2006

 

E' questo l'augurio per il nuovo anno a quanti approdano a questo blog. Domani raccoglieremo se siamo stati capaci di seminare.
postato da: SuorBernardina alle ore 10:18 | link | commenti (3)
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Commenti

#1   31 Dicembre 2006 - 11:03


FELIZ ANO NOVO Ir Joanna
utente anonimo
#2   31 Dicembre 2006 - 13:56
Ti auguro un anno splendido ricco delle cose che contano davvero, e tanta serenità.

Cinzia
utente anonimo
#3   31 Dicembre 2006 - 14:02


Il nuovo anno apra il nostro cuore a nuovi orizzonti di pace.

Mattia
utente anonimo
#4   01 Gennaio 2007 - 00:03
Carissima, da noi in Brasile sono le 21 precisamente l´inizio del 2007 per voi.
AUGURI di ogni Bene e di totale realizzazione dei tuoi sogni di bene!
Joanna
utente anonimo
#5   01 Gennaio 2007 - 09:56


PREGA CON IL VANGELO
Da te, Signore, riceviamo sempre parole di benedizione / che accogliamo con riconoscenza all'inizio del nuovo anno: / grazie per aver abitato con noi nel tempo trascorso. / Come i pastori a Betlemme donaci la facoltà di vedere / i segni umili e poveri della tua presenza in mezzo a noi, / di incantarci di fronte alle cose abitate da te. / Rendici capaci di vivere con stupore, gioia e serenità / e di essere disponibili ogni giorno a dirti "oggi ricomincio".
Madì Drello

Buon Anno nella pace del Signore sempre
Rudy
utente anonimo
#6   01 Gennaio 2007 - 10:02


LA PERSONA UMANA, CUORE DELLA PACE

Alla Regina della Pace, Madre di Gesù Cristo « nostra pace » (Ef 2,14), affido la mia insistente preghiera per l'intera umanità all'inizio dell'anno 2007, a cui guardiamo — pur tra pericoli e problemi — con cuore colmo di speranza. Sia Maria a mostrarci nel Figlio suo la Via della pace, ed illumini i nostri occhi, perché sappiano riconoscere il suo Volto nel volto di ogni persona umana, cuore della pace!

BENEDICTUS PP. XVI

utente anonimo


O Bambini desiderato
batto le mani perchè ti ho trovato!
Lungo il piano io camminavo
su per i monti mi arrampicavo
e per saltare questo ruscello
mi son graffiata tutta un amano,
ma non importa per questo dolore,
basta che abbia trovato il mio Signore!

Katy ( traduzione di una poesia genovese)
utente anonimo
#8   02 Gennaio 2007 - 12:19
Buon anno sr. Bernardina
" Dio è amore e chi ama dimora in Lui"
Adele exallieva degli anni 50
#9   02 Gennaio 2007 - 17:36
L’OMBRELLO GIALLO

C’era una volta un paese grigio e triste, dove, quando pioveva, tutti gli abitanti giravano per le strade con degli ombrelli neri. Sempre, rigorosamente, neri.

Sotto l’ombrello tutti avevano una faccia corrucciata e triste… E non può essere diversamente sotto un ombrello nero!

Ma un giorno che la pioggia scrosciava, più fitta che mai, comparve all’improvviso un signore un po’ bizzarro che passeggiava sotto un ombrello giallo. E come se non bastasse, quel signore sorrideva.

Alcuni passanti lo guardavano scandalizzati da sotto il nero parapioggia che li riparava, e mugugnavano:

«Guardate che indecenza! È veramente ridicolo con quel suo ombrello giallo. Non è serio! La pioggia invece è una cosa seria e un parapioggia non può che esser nero!».

Altri montavano in collera e si dicevano l’un l’altro: «Ma che razza di idea è mai quella di andare in giro con un ombrello giallo? Quel tipo è solo un esibizionista, uno che vuol farsi notare a tutti i costi. Non è per niente divertente!».

In effetti non c’era niente di divertente in quel paese, dove pioveva sempre e gli ombrelli erano tutti neri.

Solo la piccola Natasha non sapeva cosa pensare. Un pensiero le ronzava in testa con insistenza: «Quando piove, un ombrello è un ombrello. Giallo o nero che sia, quel che conta è avere un ombrello che ripari dalla pioggia».

Per di più, la piccola s’accorgeva che quel signore sotto il suo ombrello giallo aveva l’aria d’essere perfettamente a suo agio e felice. Si chiedeva il perché.

Un giorno, all’uscita dalla scuola, Natasha si accorse di aver dimenticato il suo ombrello nero a casa. Scosse le spalle e si incamminò verso casa a testa scoperta, lasciando che la pioggia inzuppasse i suoi capelli.

Il caso volle che di lì a poco incrociasse l’uomo dall’ombrello giallo, il quale le propose sorridendo:

«Bambina, vuoi ripararti?».

Natasha esitò. Se accettava, tutti l’avrebbero presa in giro. Ma ecco subito l’altro pensiero: «Quando piove, un ombrello è un ombrello. Che sia giallo oppure nero, che importa? È sempre meglio avere l’ombrello che inzupparsi di pioggia!».

Accettò e si riparò sotto l’ombrello giallo accanto a quel signore gentile.

Allora capì perché egli era felice: sotto l’ombrello giallo il cattivo tempo non esisteva più! C’era un gran sole caldo nel cielo azzurro, dove gli uccellini volavano cinguettando.

Natasha aveva un’aria così sbalordita che il signore scoppiò in una risata: «Lo so! Anche tu mi prendi per un pazzo, ma voglio spiegarti tutto. Un tempo, ero triste anch’io, in questo paese dove piove sempre. Avevo anch’io un ombrello nero. Ma un giorno, uscendo dall’ufficio, dimenticai l’ombrello e m’incamminai verso casa, così com’ero. Strada facendo, incontrai un uomo che mi offrì di ripararmi sotto il suo ombrello giallo. Come te, ho esitato perché avevo paura di essere diverso, di rendermi ridicolo. Ma poi accettai, perché avevo ancor più paura di buscarmi un raffreddore. E mi accorsi – come te – che sotto l’ombrello giallo il cattivo tempo era sparito. Quell’uomo mi insegnò perché sotto l’ombrello nero le persone erano tristi: il ticchettio della pioggia e il nero dell’ombrello le immusoniva, e non avevano alcuna voglia di parlarsi. Poi, improvvisamente, l’uomo se ne andò e io mi accorsi che avevo in mano il suo parapioggia giallo. Lo rincorsi, ma non riuscii più a trovarlo: era scomparso. Così, ho conservato l’ombrello giallo e il bel tempo non mi ha più lasciato».

Natasha esclamò:

«Che storia! E non sente imbarazzo a tenersi l’ombrello di un altro?».

Il signore rispose:

«No, perché so bene che questo ombrello è di tutti. Quell’uomo l’aveva senza dubbio ricevuto anche lui da qualcun altro».

Quando arrivarono davanti alla casa di Natasha, si salutarono.

Appena l’uomo, allontanandosi, scomparve, la ragazzina si accorse di avere in mano il suo ombrello giallo. Ma ormai quel signore gentile chissà dov’era.

Così Natasha si tenne l’ombrello giallo, ma sapeva già che presto avrebbe di nuovo cambiato proprietario, sarebbe passato in altre mani, per riparare dalla pioggia e portare il “bello stabile” ad altre persone.

Concludo rinnovando gli auguri di Buon Anno 2007, con l’impegno ad essere degni credenti di un Dio che ama la vita, mentre insieme a Lui, come Famiglia Salesiana, lavoriamo per la costruzione di una cultura della vita.

Don Pascual Chávez Villanueva

Rettore Maggiore
utente anonimo
#10   02 Gennaio 2007 - 18:07
Sarà un anno di amore,
se vivi col cuore rivolto al Signore.
Sarà un anno di pace,
se offrirai al Signore le tue difficoltà anche quando tutto tace.
Sarà un anno di gioia,
se saprai stare
con tutte le persone
che ti circondano
in allegria e senza noia.
Nannina

martedì, 26 dicembre 2006

 

Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono.( Eb 11:1)
Signore, vieni in aiuto alla nostra incredulità
postato da: SuorBernardina alle ore 15:11 | link | commenti (4)
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Commenti

#1   26 Dicembre 2006 - 15:55


Le quattro candele, bruciando, si consumavano lentamente.
Il luogo era talmente silenzioso,
che si poteva ascoltare la loro conversazione.

La prima diceva:
"IO SONO LA PACE,
ma gli uomini non mi vogliono:
penso proprio che non mi resti altro da fare
che spegnermi!"
Così fu e, a poco a poco, la candela si lasciò spegnere completamente.

La seconda disse:
"IO SONO LA FEDE
purtroppo non servo a nulla.
Gli uomini non ne vogliono sapere di me,
non ha senso che io resti accesa".
Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di lei e la spense.

Triste triste, la terza candela a sua volta disse:
"IO SONO L'AMORE
non ho la forza per continuare a rimanere accesa.
Gli uomini non mi considerano
E non comprendono la mia importanza.
Troppe volte preferiscono odiare!"
E senza attendere oltre, la candela si lasciò spegnere.

...Un bimbo in quel momento entrò nella stanza
e vide le tre candele spente.
"Ma cosa fate! Voi dovete rimanere accese,
io ho paura del buio!"
E così dicendo scoppiò in lacrime.

Allora la quarta candela, impietositasi disse:
"Non temere, non piangere:
finchè io sarò accesa, potremo sempre
riaccendere le altre tre candele:
IO SONO LA SPERANZA"

Con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime,
il bimbo prese la candela della speranza e riaccese tutte le altre.

CHE NON SI SPENGA MAI LA SPERANZA
DENTRO IL NOSTRO CUORE...

utente anonimo

#2   27 Dicembre 2006 - 08:43
Per condividere alcune riflessioni sulla Parola di Dio di oggi che sottolinea tre verbi : correre, entrare, vedere.(Gv 20,2-8)

La fede è una ricerca, una tensione ( correre) Una percezione progressiva, l'accesso ad un mondo nuovo ( entrare) Un' esperienza esistenziale, concreta ( vedere)

La fede porta all'annuncio e l'annuncio ha un solo fine:la comunione.
Buona giornata
Ely
utente anonimo
#3   27 Dicembre 2006 - 11:18
Bella la storia delle quattro candele. La speranza è l'ultima a morire o meglio si spera che non muore mai. Finchè c'è un bimbo sulla terra la speranza non muore. Auguro a tutti buone e sante feste. Sr. AnnaLaura
utente anonimo
#4   28 Dicembre 2006 - 09:45
Nel silenzio del cuore
sboccia l'amore.
Nel contemplarti
si è spinti ad amarti.
Nella tua povertà
si scopre l'immensità
Grazie al tuo dono
tu ti inchini al mio perdono.
Nannina
utente anonimo
#5   29 Dicembre 2006 - 18:49


Andiamo verso l'aurora, senza scoraggiarsi mai.
Una FMA
#6 31 Dicembre 2006 - 10:49
Elisabetta a Maria: «Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo!» (Lc 1,42).
PREGA CON IL VANGELO
Maria e Giuseppe non compresero. Quanta fatica, Signore, per capire qualche briciola del tuo messaggio: il limite dei tuoi genitori è anche la nostra debolezza, è la difficoltà di entrare nella tua visione delle cose. Gesù scese con loro. Ma tu non ti allontani spazientito, ti sottometti a delle persone, alla loro fragilità: così non ci abbandoni nelle nostre difficoltà, scendi in mezzo a noi, ti incammini sulle strade della nostra vita. «Cresceva in età e grazia». Dona a noi, Signore, la forza di restare, di misurarci con i nostri limiti per acquistare una scintilla della tua sapienza.
Madì Drello

Buona fine d'anno, nella consapevolezza di quanto abbiamo fatto e di quanto avremmo potuto fare, mettendo il tutto nel suo cuore misericordioso. Ciao Rudy

 
giovedì, 21 dicembre 2006

 

così sia per tutti.
postato da: SuorBernardina alle ore 15:37 | link | commenti (13)
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Commenti

#1   21 Dicembre 2006 - 16:45
"CI SONO PERSONE..."
Ci sono persone che lottano per giorni, sono buone.
Ce ne sono altre che lottano per anni, sono migliori.
Ce ne sono alcune che lottano sempre, tutta la vita:
quelle sono insostituibili!
Ci sono persone che lottano, sono brave, vincono: sono campioni.
Ce ne sono altre che lottano, sono forti, rischiano la vita: sono eroi.
Ce ne sono alcune che lottano per amore, fino alla morte quelle sono umili e grandi!
Ci sono persone che non sanno lottare da sole: vanno aiutate.
Ce ne sono altre che non sanno lottare insieme: vanno educate.
Ce ne sono alcune che sanno lottare da sole,insieme e in silenzio,
come Cristo, da Betlemme al Calvario:
quelle vanno seguite,
fino alla risurrezione!

don Emanuele
utente anonimo
#2   21 Dicembre 2006 - 18:29
Natale: tempo di rinascere nello spirito. Rinascere: riacquistare l'innocenza del bambino, la sua purezza, la gioia di chi compie una buona azione. Rinascere per far tesoro dell'esperienza vissuta e continuare con fede la strada del Vangelo. Rinascere per amare ogni creatura con tenerezza divina.
Rinascere! Per te, per tutti sarà Natale!
utente anonimo
#3   21 Dicembre 2006 - 18:33
Mi sono dimenticata di firmarmi. Ancora auguri a tutti di rinascita. Magari anche con una buona confessione. Sr. AnnaLaura
utente anonimo
#4   21 Dicembre 2006 - 19:08
Querida Sr. Bernardina
foi uma alegria encontrar o seu blog.
Sou uma FMA brasileira da Inspetoria Santa Catarina de Sena que deseja-lhe toda a Paz e Alegria nascidas da simplicidade do presépio de Belém.
utente anonimo
#5   21 Dicembre 2006 - 20:59


Ti auguro un sereno Natale e un felice Anno Nuovo.
Un abbraccio da
Francesca :-)
utente anonimo

#6   22 Dicembre 2006 - 10:00


Viene Gesù e colora di luce nuova la nostra esistenza: a noi consegna un impegno... quello di essere luce per l'esistenza degli altri. Un augurio carico di affetto e riconoscenza... da sempre!
Matteo
Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente ocgmg
#7   22 Dicembre 2006 - 16:19
Ancora una volta sei con noi.
Ogni anno si rivive il mistero.
Nel contemplarti, si gode della certezza che ancora oggi tu ci fai rivivere l'immensità del tuo amore.
Gesù ci rinnova la vita e ci dona la certezza che il suo infinito amore è per sempre.
Nannina
utente anonimo
#8   24 Dicembre 2006 - 09:23


PREGA CON IL VANGELO

Essere abitati da te, Signore: / questa è la nostra fierezza di credenti. / Come Maria, dobbiamo proclamarlo, / uscendo da noi stessi, / visitando la casa dei fratelli, / di chi è nell’ansia e nel dolore, / di chi è trepidante nell’attesa. / Essere abitati da te, Signore: / questa è la nostra gioia più grande. / Come Maria, vogliamo infondere coraggio / a tutto ciò che sa di inizio, / vogliamo vedere i germogli di bene / presenti negli altri, attorno a noi, / per incamminarci fiduciosi / verso una vita nuova.

Madì Drello

BUON NATALE A TE E A TUTTA LA TUA COMUNITA'
Rudy
utente anonimo
#9   24 Dicembre 2006 - 09:32
utente anonimo

#10   24 Dicembre 2006 - 11:12


Tanti auguri di Buon Natale e buon anno a te sr. Bernardina e alle altre suore. Speriamo che Gesù nasca nel nostro cuore.
Matteo Traverso e tutta la famiglia
utente anonimo
#11   24 Dicembre 2006 - 11:36


Astro del ciel

Auguri per tutte le suore
Lollo
utente anonimo
#12   24 Dicembre 2006 - 20:06
Un caro augurio Suor Bernardina, ti lasciamo un piccolo pensiero di un grande uomo, una riflessione sul significato del Natale.
Speriamo ti piaccia
davide e simona

La Chiesa con il grembiule

Viola, la perla bianca di Anna
nata nel cuore della ricca Brianza
ha davanti a sè ottanta anni di vita (se tutto va bene)
e una dote iniziale di 25.000 euro.

Njeri, la perla nera di Rachele,
nata nella baracca di Korogocho
ha davanti a sè quaranta anni di vita (se tutto fila liscio)
e una dote inziale di soli 250 euro.

Due mondi, due bimbe,
divise da un invisibile muro di vetro.
La prima, Viola, fa parte del 20% dell'umanità
che si "pappa" l'83% delle risorse mondiali.

La seconda, Njeri, fa parte dell' oltre un miliardo di 'esuberi umani'
che devono accontentarsi dell' 1,4% delle risorse,
costretti a vivere con meno di 1 dollaro al giorno:
sono gli innocenti di cui si rinnova la strage oggi:
E Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata
perché essi non ci sono più.

Milioni di bimbi muoiono di fame, malattie, aids:
un bimbo muore di fame ogni due secondi,
11 milioni ne muoiono all'anno per malattie meno gravi di un raffreddore,
centinaia di milioni non inizieranno neanche la prima elementare.

Due mondi, due Natali.
Il nostro è il Natale dell'opulenza, delle luci, dei regali
del consumismo
degli affari.
È un business senza fine,
è uno shopping anche di domenica.

Questo sfavillio di luci natalizie
sembra un meraviglioso "acquario"
in cui guizzano costosissimi pesciolini esotici.
A scrutarlo centinaia di milioni di bimbi dal volto scuro
che guardano affascinati l'acquoso ed esotico luccichio.

Fino a quando la parete di vetro
proteggerà il banchetto degli esotici pesciolini?
Per assicurarci che la parete di vetro sia davvero infrangibile
e ci protegga eternamente da quei visi sognanti di bimbi affascinati
noi investiamo somme astronomiche in armi:
Usa ed Europa nel 2003 programmano di spendere
750 miliardi di dollari.

Un altro Natale non solo è possibile ma è urgente e necessario!
Boicottiamo il Natale dei pesciolini esotici:
il Natale dei consumi, dei regali, degli affari,
un Natale 'pagano' che ha ben poco da spartire
con quel Bimbo che nasce in una mangiatoia
alla periferia dell'impero, fuori dell'acquario
anche lui indistinguibile volto nero in mezzo agli altri volti scuri.

Diciamo no al consumismo vieppiù indotto e incentivato
e diciamo sì alla festa natalizia della famiglia allargata
a nonni, cugini, zii, nipoti
ma anche alla famiglia dell'immigrato
che lavora per noi o che ci è più vicino.

Diciamo no al decadente e ripetitivo tango di regali,
e diciamo sì ad un consumo critico,
al regalo fatto in casa con amore e con le proprie mani,
o a quello equo e solidale
di lavoro fatto "in dignità".

Diciamo no alla stupida pervasività televisiva
e diciamo sì alle relazioni umane in famiglia,
ritornando a raccontarci gioie e dolori
e a riprendere confidenza con l'immaginario, la fiaba
prendendo a cuore anche la bellezza del celebrare insieme
il fascino del Natale.

Diciamo no alla violenza e alla guerra e diciamolo con fierezza,
e diciamo sì alla pace e alla nonviolenza con evidenza
mettendo bandiere arcobaleno ai nostri balconi
e camminando con uno "straccetto bianco di pace".

Solo così il Natale ritornerà ad essere
la festa della vita
che farà rifiorire la speranza di un altro mondo possibile.
Coraggio, dunque,
ci può ancora essere un Buon Natale!"

Alex Zanotelli
utente anonimo
#13   25 Dicembre 2006 - 14:42
BUON SANTO NATALE A TUTTI!!!!!!!!!! Auguri auguri auguri!!! La gioia del Signore che è nato per noi contagi tutto il mondo. Silvia
utente anonimo

sabato, 16 dicembre 2006

 

La novena di Natale, pur non essendo” preghiera ufficiale” della Chiesa, costituisce un momento molto significativo nella nostra vita, un approfondimento della nostra fede, per preparare il cuore a vivere degnamente la celebrazione del Natale. Attingendo dalla Parola, la novena diventa una “antologia biblica” ricca di nutrimento per lo spirito. Il recupero dei simboli, specialmente della luce, che negli ambienti monastici è sempre accesa oltre che davanti al Santissimo anche davanti al libro delle Scritture, dà alla devozione la dimensione celebrativa.
E’ lo Spirito che spira dalle Scritture, Lui parla attraverso le Scritture, perché è presente realmente nel libro sacro. Confrontarsi con la Parola significa quindi lasciarsi illuminare dalla luce dello Spirito Santo che l’ha ispirata. Per questo propongo per la novena la lettura della Parola del giorno. Cliccando su
si trovano anche i commenti.
In famiglia si può preparare un angolino per il Vangelo con una luce. Buona Novena.
postato da: SuorBernardina alle ore 08:16 | link | commenti (16)
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#1   16 Dicembre 2006 - 11:09
La Novena del Santo Natale è davvero un'occasione per approfondire la Parola di Dio e il significato della luce. Il Verbo di Dio, luce del mondo viene sulla terra e nasce oltre che in una grotta da povero, nasce nel nostro cuore se è disposto a lasciarsi rinnovare dalla Parola. Buona Novena! Sr. AnnaLaura
utente anonimo
#2   16 Dicembre 2006 - 14:30
"Vieni, e fa’ risplendere il tuo volto su di noi,
o Signore, che siedi nei cieli,
e saremo salvi." (cf. Sal 80,4.2)

Buona l'idea di far pregare i visitatori.
Eccone la prova.
Ely
utente anonimo
#3   16 Dicembre 2006 - 16:04


Mi piace pensare Gesù in braccio a sua madre.
Buona novena sorella
Pinuccio
utente anonimo
#4   16 Dicembre 2006 - 21:06


PREGA CON IL VANGELO

Dove cercherò la gioia vera? Nella tua potenza e nella mia ricchezza, nella disponibilità a cambiare e nella misericordia che rinnova. Dove troverò la gioia? Nella tua Parola che invita a vivere con limpidezza ed intensità i giorni da te donati, gli incontri quotidiani, gli affetti ricevuti.
Aiutami, Signore, a credere che in me può ancora germogliare novità e bellezza, anche nelle piccole cose, perché la tua gioia sia la mia, per sempre.

Madì Drello
utente anonimo

#5   17 Dicembre 2006 - 13:27
Dite agli sfiduciati:
Coraggio, non abbiate timore:
ecco, il nostro Dio viene a salvarci”. (Is 35,4)

Seguo l'indicazione della novena e mi è piaciuto questo versetto. Abbiamo tutti bisogno di coraggio e credere!
Ely
utente anonimo

#6   18 Dicembre 2006 - 10:23
Gli sarà dato il nome di Emmanuele,
che significa Dio con noi. (Mt 1,23)

Sia sempre con noi, per esserci nella vita di ogni giorno: compagno di viaggio.
Ely
utente anonimo
#7   18 Dicembre 2006 - 10:34


Pace e bene a tutti
Padre Francesco
utente anonimo
#8   18 Dicembre 2006 - 11:56
"Gioisci, figlia di Sion, esulta Israele
e rallegrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico.
Re d'Israele è il Signore in mezzo a te, tu non vedrai più la sventura.
In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente. Esulterà di gioia per te, ti rinnoverà con il suo amore, si rallegrerà per te con grida di gioia, come nei giorni di festa.
Ho allontanato da te il male,
perchè tu non abbia a subirne la vergogna.
Ecco, in quel tempo io sterminerò tutti i tuoi oppressori.
Soccorrerò gli zoppicanti, radunerò i dispersi, li porrò in lode e fama dovunque sulla terra sono stati oggetto di vergogna.
In quel tempo io vi guiderò, in quel tempo vi radunerò e vi darò fama e lode fra tutti i popoli della terra, quando, davanti ai vostro occhi, ristabilirò le vostre sorti, dice il Signore".
(Sofonia, 3, 14-20)

Ho riflettuto sulle parole del profeta Sofonia che mi hanno riempito il cuore per la speranza e la gioia che trasmettono in questi giorni di Avvento, di attesa del Messia.
L'incoraggiamento, la certezza della venuta di Dio nonostante lo sconforto, la gioia "totalizzante" di chi aspetta il Signore che viene a portarci in dono la salvezza...
E poi l'eco della domanda che la gente rivolgeva a Giovanni il Battista...: "Che cosa dobbiamo fare?!"
Che cosa devo fare io?
Per poter essere rinnovata dall'amore di Dio?!
Perchè Natale sia conversione a nuova vita e non solo festa tradizionale....?
A volte forse, quando si è fatto il possibile, non resta che attendere il Signore, senza scoraggiarci e con la sicurezza che... verrà, allontanerà da noi il male, sterminerà i nostri oppressori (o le sofferenze che ci portiamo dentro...), soccorrerà gli zoppicanti (e chi di noi non zoppica un pò?!), radunerà i dispersi ( sanerà le nostre rotture...)...
Verrà...
Speriamo presto!

Federica

utente anonimo
#9   19 Dicembre 2006 - 08:00

SALMO 70
Canterò senza fine, Signore, le tue meraviglie.

Sii per me rupe di difesa,
baluardo inaccessibile,
poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza.
Mio Dio, salvami dalle mani dell’empio.

Sei tu, Signore, la mia speranza,
la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno.

Dirò le meraviglie del Signore,
ricorderò che tu solo sei giusto.
Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza
e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi.

Sia ogni nostro giorno una lode a Dio.
Ely
utente anonimo
#10   19 Dicembre 2006 - 15:38
utente anonimo
#11   19 Dicembre 2006 - 15:52
Oggi al raduno del gruppo mariano sr Bernardina ci ha fatto vedere un lavoro che ha ricevuto e poi ci ha chiesto di scrivere una letterina a Gesù.

Caro Gesù, mi dispiace molto che in Italia si voglia che non si faccia più il presepe, è ingiusto, perchè è una festa importante. gesù io non voglio vedere nelle vetrine solo palline o alberi di Natale, ma voglio vedere Te, Maria e tutte le altre statuine. Per favore, Gesù, donaci un Natale pù bello!
Pietro

....io uso sempre lo stesso presepe, ma ogni anno ti amo di più.
Alessio

....Ti volevo dire che io comunque faccio il presepe e lo faccio in memoria di Te.
Beatrice

....Ti prego di renderli più buoni e di perdonarli.
Lorenzo

....Non è giusto impedire alle persone che credono in Te di costruire il luogo dove Tu sei nato. Noi il Presepe lo facciamo, perchè ti vogliamo bene.
Anna e Martina
utente anonimo

#12   20 Dicembre 2006 - 07:59
La liturgia di questo giorno sottolinea la presenza di Maria nel grande evento dell'incarnazione.

Per i poveri che, come Maria, pongono la loro fiducia solo in Dio, perchè abbiano a sperimentare che proprio per loro Gesù è nato come fratello e salvatore. Preghiamo:O Padre, interceda per noi la Madre del tuo Figlio.
Per tutte le intenzioni del mondo e per quelle che ciascuno tiene nel proprio cuore.
Ely
utente anonimo
#13   21 Dicembre 2006 - 07:46
Beata sei tu, Vergine Maria,
perché hai creduto
al compimento delle parole del Signore. (cf. Lc 1,45)

Signore rafforza la nostra fede.
Ely
utente anonimo
#14   22 Dicembre 2006 - 07:58
L’anima mia magnifica il Signore,
perché cose grandi
ha fatto in me l’Onnipotente. (Lc 1,46.49)

Possa ogni FMA unirsi a Maria e cantare il Magnificat.
Ely
utente anonimo
#15   23 Dicembre 2006 - 08:21
Signore Gesù, che vieni a sanare i nostri cuori con la misericordia del Padre, ascolta la preghiera di coloro che hai voluto fratelli e, per la forza del tuo sacramento, concedi loro di essere creature nuove.
Così sia
Ely
utente anonimo
#16   24 Dicembre 2006 - 09:19
Ecco, la Vergine concepirà e darà alla luce un Figlio:
sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi. (Is 7,14)

Preghiamo Maria per professare la sua fede nella divinità del figlio che da lei nasce e per imparare da lei come accogliere la permanente incarnazione di Dio nella Chiesa ...
Auguri
Ely
utente anonimo


mercoledì, 13 dicembre 2006

Abbiamo avuto il piacere di avere  ospiti per qualche ora l’architetto Angela Marzorati FMA, che ha rinnovato la casetta natia di madre Mazzarello ed il suo cugino scultore Marco Moreschi, autore del nuovo reliquiario, che già fa bella mostra di sé a Mornese. Oggi, giornata della memoria della nostra santa, faccio dono ai visitatori della foto della reliquia e degli autori dell’opera. In una breve intervista l’artista ha rilasciato questi particolari : è stata realizzata con pietra del Piemonte, i tralci sono in bronzo argentato invecchiato e la croce, che rappresenta Cristo è in ottone dorato. La reliquia è incapsulata in Lui. I tralci e l’uva sono un’allegoria della vita. Un grazie per aver arricchito di un oggetto prezioso un ambiente tanto caro al cuore di ogni Figlia di Maria Ausiliatrice e per aver dato a noi di Genova, l’opportunità di vedere l’anteprima del lavoro.
postato da: SuorBernardina alle ore 12:27 | link | commenti (7)
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#1   13 Dicembre 2006 - 14:49

Per saperne di più
"E’ il luogo,recentemente ristrutturato, dove si sosta per pregare e meditare di fronte ad una reliquia di Madre Mazzarello. Nelle stanze attigue si trovano un’interessante documentazione fotografica sugli inizi dell’Istituto delle FMA e sulle prime spedizioni missionarie e si conservano oggetti che furono di Maria Mazzarello; povere cose, cariche di un linguaggio che il tempo non cancella: povertà, semplicità, fraternità, gioia e tutto perché un amore sconfinato a Dio e ai fratelli ha attraversato la sua vita."
da Mornese
utente anonimo
#2   13 Dicembre 2006 - 16:39
.... E sempre
la Madre,
presente rimane:
tralcio fiorito
per frutti fecondi
in nuove stagioni
segnate di Grazia.
Custode
il muro di pietra,
antico santuario,
consegna certezze di vita.
S'allaga
lo sguardo.
e in nuovi cibori,
divino l'abbraccio
distende sul mondo.

Sr. Alba
utente anonimo
#3   13 Dicembre 2006 - 18:32

La santa Madre, Maria Mazzarello rivive con noi in quel prezioso reliquario, ricco di segni,
di simboli,
di bellezza artistica.
Grazie a coloro che hanno ideato con arte così bella
la preziosa , reliquia,
segno di viva presenza ,
di devozione,
di amore,
Ogni sua figlia gode in tenerezza,
la presenza della sua madre santa e venerata.
Grazie di cuore.
Nannina
utente anonimo
#4   13 Dicembre 2006 - 18:48


Io sono la sete


Testo: Maria Pia Giudici
Musica: Alessandro Docchi


Io sono la sete
Tu: la sorgente Signore.
Tu sei la sorgente, Signore.
Noi siamo la sete
Tu: la sorgente Signore.
Tu sei la sorgente, Signore.
Tu hai detto:
Venga a me chi ha sete,
venga a me e beva: scaturirà l'acqua
dal suo cuore profondo.
Venga a me chi ha sete,
venga a me e beva: scaturirà l'acqua
dal suo cuore profondo. Signore.
Noi siamo la sete
Tu: la sorgente Signore.
Tu sei la sorgente, Signore.
Scaturirà acqua viva e
tanti attingeranno acqua con gioia,
alle sorgenti della Salvezza.
Scaturirà acqua viva e
tanti attingeranno acqua con gioia,
alle sorgenti della Salvezza.
Io sono la sete
Tu: la sorgente Signore.
Tu sei la sorgente, Signore.
Noi siamo la sete
Tu: la sorgente Signore.
Tu sei la sorgente, Signore.
Tu sei la sorgente, Signore.
utente anonimo

#5   14 Dicembre 2006 - 09:51


Sono riuscita ad avere un primo piano della reliquia, dovrebbe essere una falange.
Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente SuorBernardina
#6   14 Dicembre 2006 - 09:55
Molto bello il nuovo reliquiario di Madre Mazzarello. Evidenzia l'ambiente in cui è nata la Santa: tralci di una terra forte. Di sicuro attirerà l'attenzione e la devozione nel visitatore che vedrà in Madre Mazzarello la donna forte e ben inserita nella sua comunità. Sr. AnnaLaura
utente anonimo
#7   14 Dicembre 2006 - 12:17
Grazie. Buona l'idea di far conoscere la novità:fa nascere il desiderio
di vederla e quindi di fare una visita a Mornese.
Buona novena
sr Marinella
utente anonimo

domenica, 10 dicembre 2006
Vergine della notte
















postato da: SuorBernardina alle ore 15:58 | link | commenti (6)
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#1   11 Dicembre 2006 - 11:36
 
Attendiamo l'aurora in questo periodo di avvento. Preghiamo perchè ci sia luce e calore per tutti quelli che soffrono. Dona il pane per chi ha fame e dona la pace a tutti i popoli della terra. Vieni, Gesù! Sr. AnnaLaura
  utente anonimo
#2   11 Dicembre 2006 - 12:14
 
 
 
 
 


Allegerisci con carezza di madre la sofferenza dei malati.
Grazie
Emily
  utente anonimo
 
#3   11 Dicembre 2006 - 13:16
 
Grazie...
E' una preghiera bellissima...
Anch'io attendo la venuta del Signore.
A tutti auguro che Dio possa...
raddrizzare i sentieri tortuosi del nostro cuore, spianare le montagne delle nostre complicazioni, colmare i burroni delle nostre più profonde sofferenze e venga a farsi, ancora una volta, l'Emanuele.
Il Dio con noi che, asciugata finalmente ogni lacrima, ci dona la salvezza.

Federica
  utente anonimo

 
#4   11 Dicembre 2006 - 18:13
 
Complimenti per l'elaborato della poesia di Tonino Bello.
Penso che farà del bene a tutti coloro che sono attenti alle cose dello Spirito.
Il Signore ci guidi con la Sua luce penetrante dentro il cuore, e ci smuova dal di dentro affinchè possiamo invocare con insistenza il suo aiuto con preghiere per tutta l'umanità sofferente.
Nannina
  utente anonimo
#5   12 Dicembre 2006 - 10:52
 
 
 


Oggi è la festa della Madonna di Guadalupe, vale la pena ricordare il prodigio della sua immagine
sulla tilma di Juan Diego il 12 dicembre 1531.
Quel giorno Juan Diego era andato a portare al vescovo, Juan de Zumarraga, che non credeva alle apparizioni, dei fiori raccolti sulla montagna. Si trattava di fiori che non potevano assolutamente crescere a quelle altezze e dovevano essere un segno della autenticità delle apparizioni. I fiori che la Madonna aveva fatto trovare sul monte a Diego erano delle rose di Castiglia. Diego le aveva messe nella "tilma", il grembiule tipico che i contadini atzechi indossavano per lavorare. E quando egli, giunto davanti al vescovo, aprì la tilma per far vedere i fiori, ecco che su quel rozzo grembiule si formò, all'improvviso, davanti agli occhi del vescovo e delle altre persone che erano con lui, l'immagine della Vergine, quell'immagine che ancora si venera nel santuario.
Il mio desiderio è di andarci, chissà!
Una FMA
 
  utente anonimo
#6   18 Dicembre 2006 - 15:54
 
Quale comunicazione più bella, amorevole e sicura che questa? Immagini che aprono il cuore e fanno sentire all'orecchio ogni parola scritta come una melodia, come un canto poetico, a Lei, la Mamma cui affidiamo le nostre paure e le nostre gioie... La Mamma.
un abbraccio forte zia B.
agnese
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  utente anonimo