giovedì 16 febbraio 2012





Non posso passare sotto silenzio S. Francesco di Sales, dottore della Chiesa, patrono dei giornalisti e degli scrittori cattolici. Don Bosco si ispirò al suo apostolato, alla sua amorevole bontà, al suo umanesimo e lo volle patrono della Società salesiana. Personalmente l'ho sempre amato quale modello di relazione con tutti, in modo particolare quella avuta con Santa Giovanna di Chantal, essenzialmente spirituale, ma nello stesso tempo molto umana. Con i suoi scritti  ancora oggi è maestro sicuro di vita spirituale.


martedì 24 gennaio 2006
postato da: SuorBernardina alle ore 10:10 |  commenti (8)

Commenti

#1 24 Gennaio 2006 - 10:45
I biografi dicono che imparò già da fanciullo il valore di quella massima che poi avrebbe sempre applicato ed insegnato: "Siate quello che siete, ma desiderate di essere alla perfezione quello che siete".
Buona festa Rudy
utente anonimo

#2 24 Gennaio 2006 - 11:22
Buona festa di San Francesco di Sales!
Tra i tanti spunti di riflessione che questo santo ancora attuale offre, val la pena ricordare la...pazienza.

"Voi avete bisogno di pazienza, affinchè, facendo la volontà di Dio, meritiate di conseguire la sua promessa, dice l'Apostolo.
Il Salvatore aveva detto: con la pazienza conquisterete la padronanza delle vostre anime.
Dominare la propria anima è la massima aspirazione dell'uomo e il dominio dell'anima è commisurato al livello della pazienza.
Ricordati spesso che nostro Signore ci ha salvati soffrendo con costanza; è nello stesso modo che potremo operare la nostra salvezza, sopportando la sofferenza, le afflizioni, le ingiurie, le contraddizioni, i dispiaceri con la maggiore dolcezza che ci sarà possibile".
(S. Francesco di Sales, Filotea)

Federica
utente anonimo

#3 24 Gennaio 2006 - 16:12
La "devozione" - nel linguaggio di Francesco - non è altro che la carità, l'amore di Dio, ma colto nel momento in cui mobilita ardentemente tutto l'essere e tutte le facoltà dell'uomo nel desiderio di aderire a Lui (…). Ma soprattutto essa genera un desiderio e un itinerario di santità, possibili ad ogni cristiano, in ogni circostanza. Si tratta solo di non avere "un cuore mezzo morto", ma desideroso di rispondere a Dio, utilizzando i mezzi normali dell'esperienza cristiana, applicandosi ai doveri propri ad ogni "stato di vita", purché si operi "con diligenza, fervidamente e prontamente". Francesco non chiede atteggiamenti eccezionali, o ricerca del sublime, ma solo "un amore vivace", capace di generosità: un ideale che tutti possono raggiungere se solo si lasciano opportunamente guidare.
L'alto ideale della sanità veniva liberato da ogni sovrastruttura, da ogni moralismo, ed era collocato - con stile semplice, affascinante, popolare - alla portata di tutti.

Facciamoci sante anche noi!
Emily
utente anonimo

#4 24 Gennaio 2006 - 21:53
Quella dolcezza, dentro una goccia di miele, è quello che desidero nella mia relazione con il prossimo.
utente anonimo

#5 25 Gennaio 2006 - 11:44
24 Gennaio:una data memorabile anche della mia entrata nella congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Chiedo a San Francesco di Sales la sua pazienza, il suo modo di relazionare con il prossimo.
Quanto esempio riguardo la sua dolcezza! Non per niente Don Bosco l'ha scelto come santo protettore dei Salesiani dando anche il suo nome ai suoi figli spirituali. Quanta serenità ci sarebbe se ognuno di noi rassomigliasse a San Francesco di Sales! Impegniamoci! Sr. AnnaLaura
utente anonimo

#6 26 Gennaio 2006 - 06:04



Uno stimolo alla riflessione in preparazione alla festa di don Bosco.
Buona giornata. Emy
utente anonimo

#7 26 Gennaio 2006 - 14:04


( dalle lettere del santo alla Chantal)

Mio Dio, cara Figlia, non vedo l’ora di rivedervi. Del resto sto molto bene ed anche il vostro cuore per quanto io possa conoscerlo. Ho pregato con un ardore specialissimo stamattina per il nostro avanzamento nel santo amor di Dio e mi sento più che mai il desiderio del bene dell’anima nostra.
(5 dic. 1610)

“ Siate sempre benedetta, carissima Madre ed il vostro cuore ed il mio siano sempre ripieni del divino e purissimo amore che la divina bontà ci ha fatto la grazia di voler perfettamente amare”.
( 30 nov 1619)

Hai scritto che ti piacciono, un pizzico..
utente anonimo

#8 01 Febbraio 2006 - 13:36
Poesia Estate:
C'è un mare senza bufera
dove rondani e farfalle
volano in fiori colorati
senza sapere chi li ama in una
sensazione che porta vita in estate
utente anonimo

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