giovedì 16 febbraio 2012




Ho partecipato con centinaia di persone alla  Messa funebre del salesiano don Vito, morto improvvisamente ieri mattina a La Spezia. Con lui ho lavorato tanti anni nell'ambito sportvo delle PGS, e non potevo mancare a quest'ultimo saluto. La celebrazione, presieduta dal Vescovo  e concelebrata da circa sessanta confratelli, venuti da ogni parte, è stata una testimonianza di affetto e di fede. La commozione di quanti l'hanno conosciuto ed amato era evidente, ma contenuta. Davanti alla sua bara, ho percepito una spirito non comune, che mi ha dato la certezza che " ...il visible era già trasportato nella sfera dell'Assoluto, nella gloria, predestinata ai retti di cuore". come lui stesso ha scritto in un suo lavoro, che ho messo nei link. Mi piace ricordarlo così.


postato da: SuorBernardina alle ore 22:06 | link | commenti (6)
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Commenti
  

#1 19 Febbraio 2006 - 10:17


IL BRANO del vangelo odierno " La guarigione del paralitico"ci spinge a due considerazioni. La prima riguarda la fede di chi chiede, la seconda l’agire di Gesù e il suo essere.
Il miracolo che compie diventa quindi segno della sua divinità e di una salvezza ben più grande di una semplice guarigione. È segno dell’efficacia del suo perdono, della potenza della sua misericordia che si china sul peccatore, per portarlo alla pienezza della vita.

Accogli, o Signore, nel tuo Cielo, chi ti ha servito per tutta la sua vita e ha cantato le tue lodi.
Rudy
utente anonimo

#2 19 Febbraio 2006 - 11:22
Serenità, commozione, contemplazione, ecco che cosa ho provato al funerale così partecipato da tanti sacerdoti e parrocchiani. Caro Don Vto, la tua vita ora dal cielo è senz'altro più efficace . Il tuo ministero sacerdotale, è passato facendo del bene a tutti e anche a me. Grazie.
Nannina
utente anonimo

#3 19 Febbraio 2006 - 16:02
"Voi vorreste conoscere il segreto della morte.
Ma come potete trovarlo, se non lo cercate nel cuore della vita?
Il gufo, i cui occhi legati alla notte non vedono di giorno, non può svelare il mistero della luce.
Se davvero volete contemplare lo spirito della morte, spalancate il cuore al corpo della vita.
Perchè la vita e la morte sono una cosa sola, come il fiume ed il mare.
Nel profondo delle vostre speranze e dei vostri desideri, risiede la muta conoscenza dell'Oltre.
E come semi che sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera.
Fidatevi dei sogni perchè in essi è nascosto il passaggio verso l'eternità (...).
Perchè cos'è morire, se non esser nudi nel vento e fondersi nel sole?
E che altro è non più respirare, se non liberare il respiro delle sue insonni maree perchè possa levarsi ed espandersi e cercare Dio senza ingombri?
Solo quando berrete al fiume del silenzio, canterete davvero.
E quando avrete raggiunto la sommità del monte, comincerete a salire.
E quando la terra esigerà le vostre membra, solo allora danzerete veramente"
(Da Kahlil Gibran, Il Profeta)

Federica
utente anonimo

#4 19 Febbraio 2006 - 17:55


Perchè chi approda a te non veda solo una bara, ma il volto dell'amico scomparso, in compagnia di Giovanni Paolo II. Ciao Rudy
utente anonimo

#5 19 Febbraio 2006 - 17:57
Solo il mistero della morte ti fa cogliere la grandezza della vita che è un rinascere ogni giorno. Ti basta un filo d'erba un lieve sentimento, la piccola fiammella della fede per sentire nel cuore che tu esisti per davvero e la vita ti avvolge fin nel tuo intimo che la morte non può se non inginocchiarsi di fronte alla speranza di vita immortale.La morte non è la fine della vita ma il leggero tocco di un vibrar che anela volare nell'infinito,unico sogno che non muore... e tu rimani lì a guardar quegli anni che narrano il tuo andare sereno oltre il tempo. Sr. AnnaLaura
utente anonimo

#6 19 Febbraio 2006 - 18:17
"Così la vita va,
impercettibile bisbiglio,
sussurro di brevi parole,
soffio di un attimo ...
e subito,
la sera,
ti riconsegna all'Amore
che ti ha dato la gioia di esistere.
Avevi un solo desiderio:
DIO
adesso in Lui
per sempre
sei!"
AV

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