martedì 28 febbraio 2012


martedì, 21 novembre 2006

 

Oggi si celebra la memoria della Presentazione di Maria al Tempio, Memoria mariana di origine devozionale, si collega a una pia tradizione attestata dal protovangelo di Giacomo. La celebrazione liturgica, che risale al secolo VI in Oriente e al secolo XIV in Occidente, dà risalto alla prima donazione totale che Maria fece di sé, divenendo modello di ogni anima che si consacra al Signore. (Mess. Rom.)  E’ per tradizione dedicata al ricordo delle comunità religiose di clausura. Il papa nell’angelus di domenica, ha ricordato la giornata “ pro orantibus” definendo i monasteri  spazi propizi al silenzio e alla meditazione, si offrono come ‘oasi’ nelle quali l’uomo, pellegrino sulla terra, può meglio attingere alle sorgenti dello Spirito e dissetarsi lungo il cammino”. Quindi: clausura e preghiera, “apparentemente inutili”, tengono viva per tutti l’attesa di Cristo. Personalmente ho molti ricordi legati a questa memoria mariana: i miei ultimi anni di collegio con le FMA per le educande era davvero una grande festa, che ha lasciato segno nella mia vita. Per le claustrali un grande apprezzamento: ho avuto la gioia di fare con loro per due volte gli esercizi spirituali. Cosa mi è rimasto? Il Signore lo sa! L’importante è impegnarmi per essere ovunque e sempre riflesso della sua bellezza.
postato da: SuorBernardina alle ore 11:31 | link | commenti (5)
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Commenti
 

#1   21 Novembre 2006 - 11:42
 
Le claustrali sono i polmoni verdi della società, ha detto il Papa ed io lo credo. Ci danno esempio di una consacrazione totale a Dio. Ciònonostante sono contenta di essere Salesiana, cioè avere in cuore lo stesso sogno di Don Bosco: la felicità dei giovani. In cosa consiste? Nell'essere tutta di Dio a loro servizio. Fare conoscere l'amato - diceva S. Teresa. E' Lui che dona la gioia dell'anima. Sr. AnnaLaura
  utente anonimo
#2   21 Novembre 2006 - 12:12
 
Con gioia ringrazio il Signore per il dono di... Maria perchè, senza il suo SI', nulla sarebbe stato possibile, per l'uomo, per ciascuno di noi, non ci sarebbe stata opportunità di salvezza.
Ringrazio Dio anche per le vocazioni contemplative.
Spesso la vita claustrale viene assimilata, nella sensibilità attuale, ad una "fuga" dal mondo, alla ricerca di un rifugio tranquillo per scappare dalla realtà difficile, caotica, troppo....veloce, esigente ed efficentista dei giorni nostri.
Probabilmente, invece, nella pace silenziosa della clausura, tante persone si donano, con gioia e tribolazione, per il bene degli uomini e della Chiesa.

Infine ringrazio il Signore per la mia vocazione salesiana... Anche se non è...silenziosa e neppure contemplativa, è comunque un SI' al grande sogno di Don Bosco per i giovani perciò un dono per il quale dire GRAZIE.

Federica
  utente anonimo
#3   21 Novembre 2006 - 17:00
 
Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente SuorBernardina
#4   22 Novembre 2006 - 15:06
 
scusate se usiamo questo spazio; abbiamo organizzato un sondaggio sulla fiction "Il Padre delle Spose".

http://blog.libero.it/anardo/1928577.html
  utente anonimo
#5   23 Novembre 2006 - 08:49
 
Se può essere utile ti mando una testimonianza di come anche le suore di clausura si fanno conoscere via internet.

"Siamo le monache domenicane che in questo monastero di Matris Domini, viviamo la vita contemplativa nell'ascolto della parola di Dio, nella celebrazione della liturgia, nella vita comune e nella forma di governo propria dell'Ordine domenicano.
Diverse per provenienza, per indole, per formazione ed età, insieme seguiamo Gesù Cristo, lo preghiamo unanimi con la voce della chiesa e dei poveri, lo amiamo con tutto noi stesse, vegliamo amorevolmente nell'attesa del suo ritorno glorioso, lavoriamo per provvedere al nostro necessario sostentamento e per condividere la gioia e le fatiche della vita quotidiana di ogni persona.
Nell'espressione Contemplari et contemplata aliis tradere di s. Tommaso, ritroviamo l'indicazione per cui la contemplazione è fonte della nostra missione di evangelizzazione, in quanto la contemplazione della gloria del Signore ci trasforma e ci permette di rifletterla nel mondo."
Ciao Ely
 

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