venerdì 17 febbraio 2012

Lunedì 10 aprile 2006

Marco ieri, oggi Giovanni, ci riprogono nel Vangelo un  gesto d'amore, compiuto da una donna nei confronti di Gesù."Maria allora, presa una libra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell'unguento".
Il gesto splende di una bellezza straordinaria. E del profumo di nardo prezioso versato sui piedi del Signore non a caso è detto che pervade tutta la casa. C’è una bellezza spirituale dentro un certo modo di rapportarsi a Cristo Signore e di vederlo nei fratelli che dà profumo, cioè un senso profondo al nostro esistere in terra, pellegrini dell’Assoluto di un Amore che – appunto! – è Bellezza infinita, oltre che infinita Verità e Bontà. Signore, dammi di sostare dentro la bellezza di quel gesto estremamente femminile ma anche estremamente espressivo dell’amore quand’è una cosa sola con la gratuità contemplativa. Così, con il tuo aiuto, vivere questa settimana santa. (Amici e servitori della Parola)
Lunedì 10 aprile 2006

postato da: SuorBernardina alle ore 12:19 | link | commenti (8)
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#1   10 Aprile 2006 - 12:29
 
«Adesso c'è la Settimana Santa; se uno il Giovedì Santo, il Venerdì Santo, il Sabato Santo, la Pasqua, in questi quattro giorni va dentro senza guardare in faccia Cristo e basta, ma con la preoccupazione dei peccati o della perfezione oppure delle cose da meditarci su, viene fuori stanco e riprende le cose come prima...»
[Don Giussani]

Buona Settimana Santa, suor Bernardina!
Cuoredipizza
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#2   10 Aprile 2006 - 12:31
 
Il profumo è sempre qualcosa che fa piacere, ma il gesto di Maria Maddalena a versare profumo sui piedi di Gesù è quanto dire :Ti venero, Signore, ti adoro! Tu sei il figlio di Dio ed io credo alla tua divinità. Viviamo questa settimana santa con lo stesso amore e con la stessa fede. Preghiamo a vicenda tutti i vari partecipanti al blog. Sr. AnnaLaura
  utente anonimo

 
#3   10 Aprile 2006 - 15:00
 
"La nostra povertà di creature si esprime in un gesto gratuito di adorazione, crea lo spazio "inutile" della liturgia, offre a Dio le primizie, tolte dalla bocca. Nella vita di fede si tratta di una spesa inevitabile e amabile, un evolarsi in nulla: uomini e donne che si spreccano consagrando a Dio tempo perso nella preghiera.
Cosa sarebbe la Chiesa, se la borsa dell´Iscariote fosse piena per i poveri, e la casa di Betania vuota di profumo?".

(V. Manucci)
  utente anonimo

 
#4   11 Aprile 2006 - 09:35
 
“In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il Vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto”.

A distanza di anni queste parole di Gesù continuano ad avverarsi e sono di orientamento all'amore verso ogni uomo.
Emily
  utente anonimo

 
#5   11 Aprile 2006 - 10:03
 
Signore Gesù, figlio di Dio,
venuto nel mondo per essere l'uomo
più familiare della nostra casa,
vieni questa sera e ogni sera
a consumare presso di noi
la cena degli amici.
Fa di ciascuna di noi
la tua Betania profumata di nardo,
dove gli intimi segreti del tuo cuore
trovino la via silenziosa del nostro cuore,
affinchè possiamo vivere con te
l'ora suprema dell'amore
e dirti con gesto di muta adorazione
quanto ci sia caro
"poichè tu stesso l'hai fatto per noi" vivere la tua vita e morire la tua morte. Amen
  utente anonimo

 
#6   11 Aprile 2006 - 22:31
 
Signore, ti prego,
rimani accanto a chi ha bisogno di Te.
A chi, stasera, non dorme ed ha l'anima pesante di dolore e preoccupazione.
Chi, meglio di Te, può capire?
Chi, più di Te, può comprendere le nostre notti insonni? Tu, che nel buio silenzioso del Getsemani, hai vegliato, solo, versando lacrime e sangue, per riuscire ad accettare l'inaccettabile, per trovare risposte, per abbracciare la croce...
Illumina chi ti domanda luce,
dai forza a chi ha paura di crollare sotto il peso della paura.
Ricordaci che, dopo ogni calvario, per quanto lungo, faticoso, insensato, persino umiliante, la Resurrezione ci aspetta, il Paradiso che non potremo più smarrire come invece l'Eden perduto all'alba dei tempi.
Donaci la capacità di riempire le ore di sofferenza dei nostri fratelli con tanti piccoli, quotidiani gesti d'amore.
Insegnaci a colmare le nostre esistenze di attenzione e sensibilità, nardo prezioso di condivisione.
Indicaci le migliori parole da dire, i gesti, gli sguardi, i silenzi... per essere d'aiuto a chi ha una croce troppo pesante da portare.
E, nell'attesa del tuo vittorioso ritorno, quando verrai ad asciugare ogni lacrima, ricordaci che, nel buio più profondo della nostra sofferenza, dove siamo irrimediabilmente soli con noi stessi, là Tu, già ora, ci aspetti e ci ami.
Amen

Federica
  utente anonimo

 
#7   12 Aprile 2006 - 08:10
 
Betania non è soltanto un simbolo:E' una realtà che deve trovare posto nella nostra vita. Ognuno di noi è chiamato ad essere per Cristo, e per il Cristo presente e sofferente oggi nei fratelli, una Betania ospitale; ad essere una casa dove l'arrivo di un amico assume l'importanza di un " evento pasquale" e mette tutti in festa.
Siano questo le case di tutti i cristiani, che si professano tali.
Emily
  utente anonimo

 
#8   13 Aprile 2006 - 04:06
 
voglio chiedere una cosa ...
se qualcuno non e della vostra fede religiosa come vi comportate nei suoi confronti ?
siete disposti a rispettarlo oppure, lo trattate con disprezzo e diniego ? perchè finora con tutti i cattolici a cui ho confessato di essere ateo mi hanno sempre guardato come per dire, ma guarda che povero deficiente.
Ora come si dovrebbero sentire queste persone ?
  utente anonimo

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