giovedì 16 febbraio 2012




Inizio un nuovo anno pastorale sentendo sempre più forte la mia responsabilità educativa tra i giovani. Mi sostiene la fiducia di essere in buone mani: la guida  del maestro divino e di sua madre. Il mio proposito è di orientare i ragazzi all’amore, valore sacro che insieme dobbiamo conservare, alimentare, approfondire e dilatare. Ho meditato questa mattina su questo avventuroso cammino di servizio all’uomo, che porta a Dio e ci fa nello stesso tempo più ricchi di umanità. Per vivere l’amore bisogna avere un senso profondo della ricchezza della vita. Non dobbiamo cercare Dio per evadere dal mondo, ma per entrarvi più a fondo, non per uscire dalla storia, ma per diventarne i costruttori. Ho bisogno di credere fortemente nei giovani, per amarli di più e la fiducia in loro ne conseguirà una maggiore fiducia in Dio.
BUON ANNO A TUTTI GLI EDUCATORI


Giovedì 5 gennaio 2006
postato da: SuorBernardina alle ore 13:20 | link | commenti (11)
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Commenti

#1 05 Gennaio 2006 - 14:44
Ciao Sr. Bernardina!
Grazie per le tue riflessoni che diventano stimolo alla nostra preghiera.
Come moglie e mamma, chiedo al Signore di custodire nell'amore tutte le famiglie perchè i giovani possano fare, nella quotidianità, l'esperienza del dono gratuito di sè, del sacrificio gioioso, della fatica sorridente...
Quell'esperienza fatta di... vita, di gesti, di esempi... che va ben al di là delle parole e di cui la famiglia dovrebbe essere il "luogo" privilegiato, l'espressione più importante e più bella.
Ci sia d'esempio Maria che ha patito, prima di noi e per noi, tutte le nostre tribolazioni.
La Madre di Dio ci renda capaci di educare i giovani in modo che diventino capaci di costruire un mondo migliore.
Lei, che con il suo sì, ha reso possibile l'incarnazione, ci insegni a saper edificare il Regno di Dio nella nostra storia.
Ci renda nuovamente madri ogni volta che sapremo... incarnare l'eternità di Dio nella nostra vita di uomini.
Federica
utente anonimo

#2 05 Gennaio 2006 - 15:39
La stella dei Magi ci guida ogni giorno. Il cammino con i giovani ci rende sempre attenti a guardare l'obiettivo Divino per condurli a Lui senza condizionamenti, perchè Lui è là e attende la nostra chiamata per donare tutto noi stesse.
Nannina
utente anonimo

#3 05 Gennaio 2006 - 18:05
Come sussulto di cuore che ama
e come abbraccio di dolce amicizia
ti avverto
Signore
certezza per questo cammino
su “giovani strade”
di liete speranze
per nuovi domani
intessuti di Sole.

VerAl
utente anonimo

#4 06 Gennaio 2006 - 09:38
L'amore è dono!
Ciao Rudy
utente anonimo

#5 06 Gennaio 2006 - 15:46


Io,
tu,
noi,
tutti
chiamati
ad essere epifania vivente,
nuova,
vera;
riflessi
di quell’Immagine alta,
sublime,
trasparente
che non disdegna
di accogliere nella sua limpida luminosità
il tenue riflesso
d’un raggio,
almeno,
del suo amore
deposto nel cuore dell’uomo:
il mio,
il tuo,
il nostro,
il cuore di tutti coloro
che hanno incontrato Dio.



Riflesso
che si ripercuote nel tempo
che forgia stagioni
in caldi colori autunnali,


che sparge luce di sole
su liquidi cieli riflessi,



che scorre sui giorni
in rivi di pace


e raggiunge l’infinito di un mare
che nel suo moto costante d’amore
ancora ci addita
il radioso riflesso di Dio Creatore.

Alba Vernazza
utente anonimo

#6 08 Gennaio 2006 - 12:14
Ciao sr. Bernardina, ho visto che hai parlato d'amore, ti mando questa storia, vecchia forse, ma sempre nuova nel suo significato



C'era una volta un'isola, dove vivevano tutti i sentimenti: il Buon Umore, la Tristezza, il Sapere, così come tutti gli altri, incluso l'Amore. Un giorno venne annunciato ai sentimenti che l'isola stava per sprofondare, allora prepararono tutte le loro navi e partirono, ma solo l'Amore volle aspettare fino all'ultimo momento. Quando l'isola fu sul punto di sprofondare, l'Amore decise di chiedere aiuto. La Ricchezza passò vicino all'Amore su una barca lussuosissima e l'Amore le disse: "Ricchezza, mi puoi portare con te?" "Non posso c'é molto oro e argento sulla mia barca e non ho posto per te." L'Amore allora decise di chiedere all'Orgoglio che stava passando su un magnifico vascello, "Orgoglio ti prego, mi puoi portare con te?", "Non ti posso aiutare, Amore..." rispose l'Orgoglio, "qui é tutto perfetto, potresti rovinare la mia barca". Allora l'Amore chiese alla Tristezza che gli passava accanto "Tristezza ti prego, lasciami venire con te", "Oh Amore" rispose la Tristezza, "sono così triste che ho bisogno di stare da sola". Anche il Buon Umore passò di fianco all'Amore, ma era così contento che non sentì che lo stava chiamando. All'improvviso una voce disse: "Vieni Amore, ti prendo con me" Era un vecchio che aveva parlato. L'Amore si sentì così riconoscente e pieno di gioia che dimenticò di chiedere il nome al vecchio. Quando arrivarono sulla terra ferma, il vecchio se ne andò. L'Amore si rese conto di quanto gli dovesse e chiese al Sapere: "Sapere, puoi dirmi chi mi ha aiutato?" "È stato il Tempo" rispose il Sapere. "Il Tempo?" si interrogò l'Amore, "Perché mai il Tempo mi ha aiutato?". Il Sapere pieno di saggezza rispose:"perché solo il Tempo é capace di comprendere quanto l'Amore sia importante nella vita".

utente anonimo

#7 08 Gennaio 2006 - 16:50
Grazie Signore per tutte le "Stelle Comete" che hai messo sul mio cammino, luminose guide sulla strada verso Te.
Mi hanno insegnato a mettermi in viaggio, lasciando certezze e comodità, per venire in cerca di Te, per trovarti ed adorarti e poi ripartire ancora...
Fà che anch'io possa essere "Stella Cometa" per le persone che mi hai posto accanto.

Federica
utente anonimo

#8 08 Gennaio 2006 - 18:29
All'Epifania mi trovavo a Trecase in provincia di Napoli. A sera andai in parrocchia con le mie sorelle per la Santa Messa. Dopo la celebrazione Eucaristica, a mia grande sorpresa ci fu in Chiesa una drammatizzazione sul Natale. Un ottanta persone si susseguirono con canti, danze, figure popolari ultimo la maschera di Pulcinella, poesie. Tutto è stato una lode a Dio fatto Bambino; si notava nella drammatizzazione un popolo che
voleva glorificare Dio in tutte le sue caratteristiche: politiche, sociali, artistiche. Sono rimasta contenta perchè quella drammatizzazione è stata il risultato di una parrocchia aperta ai bimbi, giovani e adulti con la partecipazione di tutta la parrocchia come sostegno. Non è questo quello che si propone la pastorale? Nuove speranze sono nate in me. Lavora nel piccolo e farai cose grandi. Sr. AnnaLaura
utente anonimo

#9 08 Gennaio 2006 - 20:20
Il tempo ordinario è il tempo della nostra vita, è il tempo dell'Incarnazione, del QUI e ORA...è il tempo della santità salesiana! Auguri per una buona e santa ripresa!!!
Sr. Chiara.
utente anonimo

#10 08 Gennaio 2006 - 20:28
Lasciarsi accompagnare
dai ritmi sereni
del tempo liturgico
e rivivere l'incontro
nuovo,
vestito di festa
con i giovani.
Così domani
e tutti i giorni.
Amen
Dawn
utente anonimo

#11 09 Gennaio 2006 - 11:26
Mi sembra interessante ed attinente alle riflessioni fatte in questi giorni un brano dall'Omelia dell'Epifania dell'Arcivescovo Bertone:

"Eppure il Signore ci chiama e ci invia per la nuova evangelizzazione. E noi ci incamminiamo avendo l'umiltà di riconoscere che il nostro compito non è illimitato, e che oggi, più di ieri, esso deve contare, più che sulla quantità, sulla qualità delle persone e delle comunità.
Dobbiamo sondare e percorrere sicuramente anche nuove vie per annunciare lo stesso Vangelo di sempre all'uomo di oggi: per aliam viam...
I Magi presero un'altra strada...
La storia ci insegna che non c'è inizio del Vangelo senza innumerevoli problemi e difficoltà (...).
Anche noi siamo chiamati ad un compito affascinante per il futuro della Chiesa e soprattutto dei giovani, ai quali, in quanto discepoli di Cristo, siamo impegnati ad offrire il dono della nuova evangelizzazione e la testimonianza della carità...
Gesù stesso, il primo grande missionario del Padre, ci accompagna nell'annuncio e nella testimonianza: vuole che siamo protagonisti di una rinnovata ora di fede cristiana che sia fermento storico per l'inizio del terzo millennio dell'era cristiana.
Non diffidenza e paura, quindi, ma speranza: perchè è Cristo che si manifesta ed evangelizza gli uomini del nostro tempo, attraverso la nostra non indegna mediazione!
Maria, la stella dell'evangelizzazione, ci sostenga e ci protegga".

Federica
utente anonimo

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